Non è un mistero: i prodotti italiani sono alcuni tra i più popolari sulle tavole di tutto il mondo, e sono tante le persone che li scelgono soprattutto da servire in tavola durante le festività natalizie.
Sono i nostri vicini di casa a preferire il Made in Italy - Francia, Germania, Svizzera, Belgio, e più in là la Svezia - ma negli ultimi anni si sono registrati numeri molto importanti anche nei mercati di Stati Uniti, Canada e Cina.
Ma quali sono i prodotti più amati (ed esportati)?
Scopriamoli un po’.
Spumante e Prosecco
Le bollicine italiane sono un fiore all’occhiello riconosciuto a livello globale. Pandemia a parte, che per forza di cose ha comportato un periodo di chiusura dei locali, negli anni recenti l’export ha visto un incremento significativo su molti mercati, battendo addirittura il famoso champagne e salendo sul meritato podio.
Ma qual è la differenza tra i due? Lo spumante, trattandosi di una categoria di vini, può essere prodotto in qualsiasi zona e con qualsiasi vitigno. Il prosecco invece può essere DOC o DOCG, e quindi prodotto solo in alcune zone del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, da determinati vitigni, e solo con metodo Charmat. Per ottenere uno spumante, è necessaria una seconda fermentazione in modo da catturare l’anidride carbonica all’interno della bottiglia, creando, appunto, le bollicine. Il metodo Charmat prevede che la seconda fermentazione avvenga in vasche d’acciaio inox e non in bottiglia. Il risultato è un vino fresco e aromatico, dai costi di produzione minori e subito pronto da bere.
Panettone
Poteva mancare questa specialità tutta deliziosamente italiana? Con ottime performance in Europa, USA e Australia, il dolce di Milano ogni anno registra numerosi successi, grazie alla sua bontà e come massima espressione dell'arte pasticcera italiana.
Oggetti del desiderio di golosi, tradizionalisti e persino avanguardisti, i panettoni sono diventati sempre più un must del Natale (e a volte non solo, vista la destagionalizzazione scelta da alcuni pasticceri). Le scelte possono essere infinite e fantasiose: dal classico panettone milanese alle interpretazioni più originali e sperimentali, dagli amatissimi panettoni al pistacchio e panettoni al cioccolato, alle edizioni limitate.
Prosciutto e Cotechino
Prosciutti e cotechino italiani sono considerati prelibatezze per il gusto, la qualità e la tradizione che c'è dietro, riconosciuti anche all'estero.
Il cotechino è l’antesignano per eccellenza di qualsiasi insaccato: conservare le rimanenze di carne di maiale all’interno di budelli dello stesso animale è un espediente antichissimo che permetteva di conservare gli alimenti in maniera duratura, affinché non si dovesse buttare via niente di un elemento così prezioso e relativamente raro come la carne rossa.
La preparazione del cotechino, come per altri salumi, avveniva nei mesi invernali ed era tipica di territori poveri, le cui comunità avevano famiglie numerose e per la maggior parte dell’anno non avevano a disposizione cibi ricchi e nutrienti.
Il cotechino è altamente energetico e veniva preparato presso le stesse famiglie dei contadini, ognuna delle quali lo lavorava a modo suo, seguendo ricette, rituali e abitudini tramandate di generazione in generazione, costituendo quindi un patrimonio immateriale di specialità diverse per ogni famiglia.
Caviale
Tra i cibi è uno dei più preziosi del mondo, simbolo di sfarzo gastronomico spesso associato a paesi lontani. Apprezzato da chi nei sapori cerca la raffinatezza, il caviale è il frutto della lavorazione delle uova di storione, pesci di origine preistorica che, fino alla fine degli anni ’70, abitavano le acque del Po nella Pianura Padana, prima che l'inquinamento ne provocasse la quasi estinzione.
Oggi lo storione (di cui si consumano anche le carni, spesso conservate in filetti sott’olio extravergine di oliva) è una specie protetta, ed è dunque possibile pescarlo solo negli allevamenti, presenti in grandi quantità anche sul nostro territorio.
L’Italia è il secondo produttore di caviale al mondo per quantità, grazie soprattutto ad aziende che hanno puntato sull'acquacoltura, vero fiore all’occhiello del nostro paese: vantiamo gli allevamenti più estesi del pianeta, dislocati tra i parchi naturali protetti di un centro-nord dalle condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli, dove è possibile usufruire in maniera naturale e controllata di acque limpide sorgive e risorgive.
I mercati di riferimento di questo prodotto sono molteplici, i cui maggiori sono USA, Giappone, Russia e Singapore.