I trend dell'agroalimentare che ci aspetta

Food, Wine & Co. – Food for Future. Future for Food è seminario organizzato dal Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, giunto ormai alla sua undicesima edizione.

È un momento dedicato ai brand, ai prodotti di eccellenza e ai servizi, nonché alle imprese e ai territori italiani che del cibo fanno il loro fiore all’occhiello, un marchio distintivo e uno stile di vita, che coinvolge numerosi aspetti, come la nutrizione, la salute, la sostenibilità e la socialità.

Terminato lo scorso ottobre, ha come sempre coinvolto attori del settore, professionisti del marketing e comunicazione, e appassionati, e alla fine di questo interessante percorso, sono stati individuati i punti salienti, trend del food italiano che ci aspettano nel futuro.

Andiamo un po’ a scoprirli.

Parole  chiave:  genuinità, autenticità,  sostenibilità,  customer oriented.

Alla  luce  della  situazione  globale che  ci  circonda, sempre  più  persone sono  consapevoli  del  peso  che  ha  l’alimentazione  ben  il  benessere umano  ma  anche  del  pianeta, pertanto  il  cibo  del  futuro è  il  biologico,  quanto più  a  chilometro  0, sostenibile  e  tracciabile.  L’autenticità del  cibo  e  il  suo  valore  intrinseco sono  riscoperti  soprattutto dalle  generazioni  più  giovani, come  dimostrano  ricerche internazionali  condotte  dall’Università  degli  Studi  di  Roma  Tor  Vergata,  che  non  sono  affatto  insensibili al  fascino  del  Made  in  Italy  inteso come  brand,  ma  che  anzi  li  spinge a  prestare  sempre più  attenzione  a  denominazioni  DOP  e  IGP.

 

Priorità

L’83%  degli  italiani, quando  sceglie  cosa  mettere  nel  carrello  (che  sia  al  supermercato  o  sulla  propria app  preferita)  è  attento  all’impatto  sulla  salute, mentre  il  93,5%  riutilizza  il  cibo  che  avanza  da  pranzi  e  cene  per  ridurre gli  sprechi.  Nel  Food  Delivery 1  su  2  sceglie  la  sostenibilità  e  il  65%  di  chi  ordina  a  domicilio  punta  al  cibo  a  km  0.

 

La  situazione  attuale

Il  Covid  non  ancora  alle  spalle,  il  conflitto  russo-ucraina e  la  crisi  climatica  come  stanno  cambiando l’industria  agroalimentare  da  vari  punti  di  vista. Disponibilità,  modalità  di  produzione,  distribuzione,  consumo, e  il  modo  in  cui  i  consumatori si  approcciano  al  cibo.  Di  fronte  a  queste  criticità, si  è  vista  una  crescita esponenziale  del  food  delivery, maggiore  ricorso  a  tecnologie 4.0,  blockchain  e  sistemi Smart  AgriFood per  garantire  sostenibilità e  tracciabilità.  Purtroppo queste  scelte  sono  andate  anche  a  incidere sulla  polarizzazione  della  società, determinando  una  divisione più  marcata  tra  classi  superiori e  inferiori.

 

Lotta  alle  frodi

Il  successo  dell’agroalimentare  del  futuro  passa  da  coltivazioni bio,  export,  investimenti per  sviluppo  di  tecnologie  e  digitalizzazione,  e  Distretti  Industriali. Protezione  e  tracciabilità  rimangono le  chiavi  di  volta  per  valorizzare  e  tutelare  il  «Brand  Italia», a  partire  dal  contrasto  al  fenomeno  dell’Italian  sounding, che  nel  2021  ha  provocato un  danno  economico di  circa  100  miliardi  di  euro,  con  5,5  milioni di  kg  di  merce  sequestrati.


Argomentazioni  interessanti a  cui  il  mercato  sta  già  assistendo da  diverso  tempo, destinate  a  essere confermate  e  approfondite. Sono  ancora  tante  le  difficoltà  che  permeano  il  settore,  ed  è  indubbio che,  ora  come  ora,  il  sistema  sia  tutt’altro  che  perfetto  viste  le  ripercussioni economiche  e  l’impatto ecologico  di  alcune fasi  del  sistema -  ma  l’attenzione sempre  crescente  dimostra  come  ci  sia  la  volontà  di  investire,  migliorare e  rendere  l’alimentazione  sana  e  sostenibile alla  portata  di  tutti.

Redazione Sol&Agrifood