Esporre a una fiera agroalimentare: perché lo storytelling aiuta a valorizzare i tuoi prodotti

Esporre  a  una  fiera  agroalimentare  può  offrire  una  serie  di  vantaggi  per  le  aziende del  settore  agroalimentare,  soprattutto in  panorama  ricco, variegato  e  caratterizzato  da  prodotti  di  qualità  com’è  quello  italiano.

Alcuni degli  innegabili  vantaggi dell’esporre  a  una  fiera  agroalimentare  si  possono  riassumere con  semplicità:

 

·        Promozione  del  marchio:  una  fiera  agroalimentare  rappresenta un'ottima  opportunità  per  promuovere  il  proprio  marchio e  farsi  conoscere da  un  pubblico ampio  e  qualificato, nonché  ampliare  i  propri  mercati di  riferimento  grazie a  buyer  esteri interessati  al  Made  In  Italy;

·        Incontro  con  i  clienti:  una  fiera  agroalimentare  è  un  luogo  ideale  per  incontrare  i  propri  clienti, sia  attuali  sia  potenziali,  e  confrontarsi  su  come  stringere partnership  e  fare  business;

·        Networking: una  fiera  agroalimentare  è  un’imperdibile  occasione per  stringere  nuove  relazioni  con  altre  aziende del  settore,  scambiare idee  e  collaborare per  progetti  futuri;

·        Marketing  del  prodotto.

 

Come già  anticipato,  l’Italia vanta  davvero  un  gran  numero di  prodotti  agroalimentari  tipici di  alta  qualità, che  spesso  sono  strettamente  correlati alla  loro  zona  d’origine  e  talvolta  è  difficile  comunicare, soprattutto  all’estero,  la  varietà  di  sfaccettature  che  potrebbe  avere  la  storia di  un  prodotto tipico.

Com’è il  caso  del  torrone.

 

Panettone  e  pandoro  mettono tutti  d’accordo  (più  o  meno)  ma  non  appena  si  parla  di  torrone,  si  alzano  numerose voci  da  ogni  parte  d’Italia per  rivendicarne  il  diritto.

I torroni  più  famosi e  prelibati  sono  di  certo  quello  di  Cremona,  Benevento, Alba  e  Caltanissetta,  mentre addirittura  il  torrone cambia  nome  a  seconda  delle  località  in  cui  viene  prodotto:  in  Sicilia  si  possono  trovare due  varianti,  una  nella  zona  occidentale  chiamata la  cubbaita  (dal  termine  arabo  "qubayta"), e  una  in  quella  orientale, chiamata  la  giuggiulena.

 

Gli ingredienti  base  sono  molto semplici:  zucchero,  glucosio, albume  d'uovo,  miele, mandorle  o  nocciole o  pistacchi  o  noci,  e  copertura  fatta  da  due  ostie  sottili. Negli  ultimi  anni  sono  fiorite le  versioni  rivedute e  corrette,  che  comprendono  prevalentemente  cioccolato e  liquori  vari.

 

Ma è  la  sua  origine  a  rimanere  avvolta nel  mistero  -  e  ad  alimentare leggende,  storie,  competizione e  un  pizzico di  marketing  campanilista. Marco  Gavio  Apicio ricorda  che  ne De  Culinaria  (primo secolo  a.  C)  si  racconta di  un  dolce  a  base  di  miele, mandorle  e  bianco d’uovo,  che  quindi potrebbe  essere  il  progenitore  del  torrone.

Gli arabi,  da  cui  la  tradizione siciliana  del  dolce, ricordano  invece  il  volume  De medicinis  et  cibis  simplicibus,  scritto da  un  medico arabo  nel  XI  secolo  d.C.,  nel  quale  si  fa  chiaro  riferimento al  torrone  col  termine  turun.

 

Il nord  Italia,  però,  si  ribella a  una  storia troppo  lontana  dalle  proprie  radici, ricordando  la  storia del  torrone  cremonese: servito  il  25  ottobre  1441  ad  un  banchetto  nuziale tra  Bianca  Maria  Visconti  e  Francesco Sforza.  Il  dolce  aveva  la  forma  di  Torrazzo,  la  torre  campanaria della  città  di  Cremona.

 

Quando si  tratta  di  offrire  i  propri  prodotti agroalimentari,  tutte  queste differenze  diventano  quasi  un  valore  aggiunto: tutti  gli  acquirenti adorano  ascoltare  uno  storytelling  interessante e  coinvolgente  perché esso  attribuisce  un’identità, una  dimensione,  un luogo,  talvolta  anche un  volto  che porteranno  sempre  con sé,  anche  una volta  che  il prodotto  stesso  sarà stato  consumato.

E potrebbe  invogliarli  a ricercarlo  in  futuro, facendolo  diventare  una tradizione.

 

Quante storie  hanno  da raccontare  i  tuoi prodotti  agroalimentari?

Esporre  a Sol&Agrifood  potrebbe  essere l’occasione  giusta  per farli  conoscere  in Italia  e  nel mondo!

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Redazione Sol&Agrifood