Sol&Agrifood - Luppolo, Malto e Mosto d'Uva. A Verona le stagioni della Birra.

Luppolo, malto o Mosto d'uva, anche l'Italia definisce il suo codice della Birra, un mondo che sarà protagonista di Sol&Agrifood Special Edition, (Verona, 17/19 ottobre).

Quali sono le motivazioni del successo della birra "artigianale" in Italia? “Sono tre i motivi essenziali - spiega Mauro Pellegrini, Presidente dell’Unione Italiana Degustatori Birre, associazione impegnata da anni nella diffusione culturale di carattere brassicolo - innanzitutto la capacità dei birrai italiani, fin dagli albori del movimento negli anni ’90, di farsi largo nel mercato; poi la ricchezza delle creazioni, in termini di profumi, gusto e simbologia creativa e infine la crescente curiosità dei consumatori nel nostro Paese. In queste motivazioni si inserisce la nostra attività, perché è fondamentale una buona informazione, per far conoscere ai consumatori le corrette categorie di selezione dei prodotti, aiutandoli così a seguire i propri orientamenti personali di gusto”.

La Birra e le sue stagioni

Quali sono le novità che saranno presentate a Verona? “Svilupperemo un elemento che accomuna i tre grandi protagonisti di quelle giornate: il vino, l’olio e la birra, prodotti che vivono le loro stagioni. La vendemmia sarà appena conclusa, la raccolta delle olive in piena attività, così come la raccolta del luppolo; la birra porterà il suo contributo perché anche il nostro prodotto del cuore ha le sue stagioni ed è bene che il grande pubblico lo sappia. Fino alla refrigerazione industriale del prodotto, si produceva birra solo da ottobre ad aprile, in estate non si poteva produrre. In Germania ad esempio, si producevano birre fino a marzo e aprile; erano mantenute in temperatura in cantina, con blocchi di ghiaccio e finivano la maturazione giusto in tempo per essere protagoniste dell’October Fest a Monaco, a fine settembre; occasione in cui si tornava a bene la birra nuova. Oggi la stagionalità torna ad avere un valore in grado di fare la differenza”. 

Mosto d'Uva per l'Italian Grape Ale

A Verona quindi grande attenzione allo stile italiano della birra? “Certamente sì - continua Pellegrini - la stagione ideale per la Italian grape ale, codificata dal Bjcp (Beer Judgement certification program), che definisce lo stile italiano della birra, dove devi avere almeno una percentuale di mosto d’uva all’interno del prodotto. Presenteremo i nuovi prodotti coinvolgendo i vignaioli protagonisti di Vinitaly Special Edition, un gemellaggio straordinario, di grande fascino, in grado di entusiasmare tutti protagonisti: produttori e consumatori. Mostreremo il dinamismo della stagionalità, sfonderemo finalmente il luogo comune che la birra deve essere bevuta gelata. Se ne vino ci sono i vitigni, nell’olio le varietà, nel mondo birraio malto d’orzo, luppolo e lievito. Ma un elemento centrale accomuna tutte e tre le produzioni, un elemento capace di gestire l’infinità di variabili che le caratterizzano, legate a temperatura e tempo. È lo straordinario valore dell’uomo, enologo, frantoiano o mastro birraio che sia, capace di gestire l’infinità di dettagli utili a ottenere il proprio vino, il proprio olio, la propria birra. Una vera costruzione umana”.

Birre artigianali: collaborare per crescere

Tutto ciò, in che scenario si inserisce, qual è lo stato dell’arte del settore? “C’è ancora parecchio mercato da conquistare, in Italia - spiega Mauro Pellegrini -; i consumi di birra artigianale sul totale del segmento, rappresentano ancora solo il 3% circa e il movimento ha bisogno di una strategia rinnovata. I piccoli produttori devono cogliere la sfida della collaborazione; non facile lo so bene, soprattutto psicologicamente, in un contesto fortemente individualista come questo. Dopo il lungo periodo vissuto a ‘distanza’, eventi come Sol&Agrifood, segnano finalmente il ritorno al confronto diretto e sono utili soprattutto per questo, per attivare o riattivare collaborazioni con altri produttori, con ristoratori, distributori, per rafforzare la propria presenza nei territori di produzione”.

Redazione Sol&Agrifood